Creare un itinerario per 3 giorni in Giordania può sembrare una follia, effettivamente sono pochi, ma abbastanza per vedere i super highlights di questo splendido paese.
Questo non solo era stato il viaggio che non avevo potuto fare causa Covid (dovevo partite il 5 marzo 2020 e il 3 hanno chiuso le frontiere), ma anche il sogno nel cassetto di una bambina che da grande voleva fare l’archeologa e che sapeva tutte le battute di Indiana Jones e l'ultima crociata. Come immaginerete, è stato un viaggio piuttosto agognato e, allo stesso tempo, bellissimo!
INFORMAZIONI PRATICHE PER ORGANIZZARE 3 GIORNI IN GIORDANIA
Avendo pochissimo tempo, ed amando l’autonomia, abbiamo deciso di organizzare questo viaggio completamente fai da te affittando un'auto per l’intero periodo. Le distanze non sono brevissime, ma le strade sono ottime. Per 3 giorni di noleggio abbiamo speso un centinaio di euro (a cui va aggiunta l'assicurazione). In alternativa potreste sempre contrattare con un driver ad un prezzo abbastanza ragionevole (normalmente parliamo di una 60ina di euro al giorno).
Noi abbiamo approfittato del ponte del 2 giugno per una fuga in Giordania. A titolo informativo, a inizio giugno fa già molto, molto, MOLTO caldo. Ma ne è valsa la pena. Siamo partiti il giovedì pomeriggio e arrivati il giovedì notte, per ripartire la domenica sera e arrivare a Milano di notte, quindi in sostanza abbiamo avuto 72 ore piene: 3 giorni. Noi abbiamo volato con Wizz Air, spendendo un centinaio di euro, potete dare un occhio agli orari aggiornati sul loro sito.
Per dormire abbiamo prenotato in 3 diverse location che vi linkerò qui sotto, dalla più spartana a 20€, fino alle più fighetta per 90€. Volendo spendere poco si possono calcolare circa 30€ a stanza a notte, poi se invece volete dormire nelle bolle con la jacuzzi, è tutta un'altra storia... A questi prezzi dovete ovviamente aggiungere i prezzi per il cibo (piuttosto contenuti) e quelli per le attrazioni (meno contenuti!)
Nel nostro caso il Jordan Pass che includeva visto e ingresso di un giorno a Petra (circa 90€) e 20€ di canyoning + 60€ di jeep tour nel deserto.
Ecco qui il nostro itinerario in breve:
ITINERARIO PER 3 GIORNI IN GIORDANIA
Giorno 0
Partenza da Milano ore 17 da Malpensa
Arrivo effettivo ad Amman città all’1 di notte circa, dopo 4h di volo e vari ritardi.
Notte: Amman centro
ARRIVO AD AMMAN DA MALPENSA
Il volo per Amman dall’Italia dura 4h, il nostro ha fatto quasi un’ora di ritardo e poi una volta atterrati tra controllo passaporti, visa, ritiro macchina prenotata su Rentalcars, cazzi e mazzi, abbiamo perso praticamente un altro paio d’ore. Morale della favola arriviamo ad Amman all’una di notte.
Avevo preso un hotel nella capitale, anche se sapevamo che non avremmo avuto il tempo di vederla, pensando che saremmo arrivati stanchi e quindi senza voglia di guidare ancora per ora prima di arrivare in una delle altre destinazioni, e penso non sia stata una scelta stupida. Se invece voi ve la sentite potreste anche dirigervi direttamente a Sud tra il Mar Morto (poco più di un’ora) e il Wadi Rum (ma questo è davvero lontanuccio).
Le strade in Giordania sono ottime e non ci sono particolari problemi nel guidare di notte. Occhio però ai limiti di velocità.
Morale, vediamo la capitale solo dal finestrino o poco più.
È giovedì sera, per loro venerdì è festa.
È passata l’una da un po’ ma la città è ancora vivissima, piena di gente in giro, persone che grigliano, spremono arance e vendono le cose più disparate.
Per quanto nessuno mi abbia parlato di Amman in modo eccelso, mi spiace molto non averla vista, è uno di quei posti magari non bellissimi, ma in cui respirare la cultura araba a pieni polmoni.
Dormiamo al Carob hostel, un ostello molto carino con anche stanze private (ma bagno in comune), con una terrazza panoramica con vista spettacolare su Amman.
Zanzare a parte dormiamo dignitosamente e la mattina, dopo una colazione di tutto rispetto ci mettiamo in macchina verso il Mar Morto. NB: Nel caso aveste più tempo di noi nella capitale, non perdetevi assolutamente un free tour alla scoperta di Amman!
Giorno 1
Mattina - 1h di auto fino al Mar Morto. Bagnetto e galleggiamento.
Pomeriggio - Wadi alMujib
Sera - quasi 4h di auto per arrivare al nostro camp nel Wadi Rum
Notte - camping nel deserto
BAGNO NEL MAR MORTO E CANYONING NEL WADI MUJIB
Non tutti lo sanno ma il Mar Morto non è esattamente un mare nel senso in cui lo conosciamo noi (oltre la a non essere un mare proprio per niente).
Tutti sanno che è molto salato e ci si galleggia che è una meraviglia, ma in pochi sono al corrente del fatto che praticamente non esistono spiagge pubbliche e che quasi l’intero perimetro è recintato da guardrail o simili.
Per andare a farvi un bagno del mar morto il modo più comune è pagare l’accesso in una delle tante spiagge a pagamento, in cui troverete anche tutti i servizi del caso come docce d’acqua dolce (abbastanza fondamentali), lettini, piscina e bar.
Queste spiagge sono normalmente quelle dei resort famosi quali Mariott Hilton e compagnia bella.
Il costo di una giornata in questi posti va da 25 ai 50 euro a seconda di cosa è incluso (talvolta con pranzo compreso). Le spiagge pubbliche sono nulle (o così ben nascoste da essere sconosciute ai più, e sicuramente ai turisti!).
Noi abbiamo scelto di non andare nelle spiagge private, ma di cercarci un angolino senza strutture alle spalle (non senza difficoltà e scomodità) per una versione molto più “wild”. E vi dico. E’ stato semplicemente impagabile!
SE VOLETE SAPERE TUTTO SU DOVE FARE IL BAGNO NEL MAR MORTO LEGGETE L'ARTICOLO DEDICATO CLICCANDO QUI
Dopo essere usciti glassati di sale dall’acqua del mar morto abbiamo deciso di andare all’adrenalinico Wadi Almujib un canyon con un fiume in piena in cui poter fare canyoning in autonomia per 25€ circa.
Anche di questo vi parlo nell’articolo qui sopra, ma in estremo riassunto si tratta di un percorso di circa 2h da fare un po’ a piedi e un po’ a nuoto, in un canyon a pochi metri dal mar morto, in cui scorre, impetuoso, un fiume di acqua dolce, creando cascate, scivoli naturali, trampolini e soprattutto, panorami impagabili. Per quanto mi riguarda assolutamente un’esperienza imperdibile in Giordania.
Potete guardare il reel per avere meglio un’idea di cosa si tratta.
Se però visitate la giordania da ottobre ad aprile non vi sarà possibile fare questa esperienza, ma potete sicuramente ripiegare sulle splendide sorgenti termali di Ma'in (costo 15 jod)
Finita questa magica esperienza ci siamo lanciati a sud verso il Wadi Rum. Eravamo in ritardissimo, su ogni possibile tabella di marcia, fortunatamente avendo la macchina eravamo autonomi, ma saremmo comunque arrivati al campo tendato che avevo prenotato ben oltre l’orario del tramonto. E così fu.
Una volta arrivati nel paesino di riferimento per il Wadi Rum abbiamo chiamato il campo per dire che eravamo arrivati (il tutto con un cellulare scarico, non ricaricabile causa acqua e senza dati e tanto altro disagio).
Dopo non molto è arrivato un pick up a prenderci, con cui abbiamo fatto circa 15 minuti in quello che sembrava il nulla assoluto, se non per qualche lucina qui e là, dei campi tendati e delle bubble room (che no, noi siamo poveri e non ci siamo andati).
Devo dire però, che i ragazzi del campo sono stati semplicemente gentilissimi.
Nonostante la ormai tarda ora ci hanno fatto trovare la tavola apparecchiata sotto a un cielo di stelle senza eguali, con una marea di cibo a nostra disposizione.
Il nostro campo tendato è costato “la bellezza” di 20€, ma volendo, inspiegabilmente, ne trovate anche di più economici. Immagino puntino tutto sul fatto che una volta lì sarete poi obbligati a fare cena e escursioni con loro. Ad ogni modo parliamo sempre di cifre abbordabilissime. Noi, una volta arrivati abbiamo concordato la gita del giorno dopo: tour in bugghy di 6ore per circa 60€. I prezzi sono abbastanza standard, simili tra i vari camp.
Giorno 2
Mattina - relax nel camping
Pomeriggio - tour guidato di 6h nel deserto
Sera - 2h di auto verso Petra
Notte: Petra
JEEP TOUR NEL DESERTO DEL WADI RUM
La mattina dopo ci svegliamo presto, molto presto. Riesco anche a vedere l’alba, contando che il tramonto non ero riuscita a vederlo la sera prima. Fa caldo, incredibilmente caldo. Nelle tende non c’è l’aria condizionata, ma solo una piccola finestrella da cui però sembra che per uno strano sortilegio l’aria proprio non voglia passare.
Sinceramente, per quanto il campo fosse bellissimo e meravigliosamente gestito, se dovessi tornare a giugno ne cercherei uno con l’aria condizionata. Soprattutto perché noi avevamo optato per fare il tour di 6 ore, e non quello di 4, che partiva all’1 di pomeriggio. Questo vuol dire che abbiamo passato svariate ore nel campo, alla ricerca di un briciolo d’ombra, comunque difficilmente trovabile. Non abbiamo pranzato perché il pranzo (tardo) era compreso nella nostra escursione. Ora, ho visto sicuramente pranzi più soddisfacenti a livello di quantità e qualità, ma indubbiamente è stato molto folkoristico. Dopo una prima tappa in una sorta di canyon, e tappa obbligata per del te (bollente, con altrettanta temperatura bollente all’esterno) in una sorta di tenda di souvenir, siamo andati all’ombra di questa roccia dove la nostra guida ci ha fatto raccogliere dei legnetti (non così facili da trovare nel deserto, lo giuro) e ha acceso un fuocherello su cui ha posizionato una padella dalla discutibile integrità, piena di pomodori e uova. Insomma il nostro pranzo era una sorta di sugo al pomodoro con uova. Buono eh, ma non propriamente saziante. Ps. Se siete facilmente impressionabili non andate a cercare i legnetti, perché io sulla via ho trovato anche un sacco di carcasse delle più disparate bestie. Qualcuno aveva sicuramente già banchettato dove noi stavamo pranzando.
Finito il pranzo ci siamo spostati verso tutte le altre tappe del tour. Panorami effettivamente splendidi. Se posso, e sì posso, perché è il mio blog, non è stato il mio deserto preferito.
Bellissimo eh, ma forse prediligo le dune di sabbia (qui introvabili) alle formazioni rocciose.
Ad ogni modo siamo passati in questo deserto rosso come Marte, tra funghi, archi, grotte e grandi spianate, il tutto sfrecciando su un 4x4 che a un certo punto ha deciso di mettere Despacito a manetta e inizare a guidare con una mano sola mentre si lanciava fuori dal finestrino.
Ok, ammetto che però è stato divertente.
Torniamo alla base e ammiriamo l’infinita bellezza del tramonto nel deserto a pochi passi dal campo, con un cagnone pulcioso che ci tiene compagnia.
Momenti che non verranno facilmente cancellati dalla mia memoria.
Finito il momento romanticismo ci rimettiamo in macchina verso la prossima destinazione: Petra. Che sembra vicina, ma no, non lo è. Passano almeno un paio d’ore d’auto.
Arriviamo finalmente, per una tarda cena, in quella che era la nostra scelta per la notte. L'Infinity Lodge, un hotel decisamente sopra agli standard che troverete a Petra. L’idea era quella di regalarci un piccolo vizio, in un hotel di qualità, la verità è che, come immaginavo, per quanto bellissimo, l’hotel è stato sfruttato solo qualche ora per dormire, essendoci svegliati alle 6 per andare a Petra il mattino dopo. Anche la Jacuzzi in giardino è rimasta intoccata, in compenso la terrazza panoramica su Petra è stata perfetta, sia per la cena, che per il pranzo. La cena era una sorta di BBQ tipico, acquistabile per pochi euro direttamente in loco.
Giorno 3
Mattina: molto presto all’ingresso di Petra
Pomeriggio: sudare sotto al sole a Petra fino alle 16 circa poi 3h buone di guida fino all’aeroporto dove la sera avevamo il volo.
UN GIORNO A PETRA: the day has come
Alla fine, eravamo così stravolti, che ho spento la sveglia e ci siamo alzati dal letto un’ora dopo. Petra apre alle 6.00, noi ci siamo arrivati un’ora abbondante dopo. Niente di grave in realtà. Avevo ricevuto molto terrorismo psicologico sul delirio che avremmo trovato a Petra. Devo dire che, non so assolutamente perché, ma per noi non è stato così, anzi! Io a Petra ho trovato una pace che raramente ho trovato altrove. Sono anche riuscita a fare questa foto senza altri esseri umani, e tutti a chiedermi “ ma come hai fatto?” Non lo so raga, non c’era nessuno.
Fermi, prima bisogna sorpassare l’incubo del Tesoro (la parte più famosa di Petra, quella da cartolina insomma), dove verrete braccati da una quantità immonda di beduini che vorranno portarvi nei “secret spot”, offrirsi come guida, farvi fare una passeggiata in cammello o a cavallo, vendermi una kefia…e chi più ne ha più ne metta.
La verità è che superata quella prima parte, e addentratesi dei meandri di Petra, la pace dei sensi è stato totale. Il vento caldo in faccia, tutta la storia sotto ai nostri occhi, deserto a perdita d’occhio e la sensazione che il sito archeologico fosse tutto per noi. Ok, ammetto che un piantino ce l’ho fatto. Io, nonostante lo sognassi da bambina, non sono mai diventata un’archeologa, ho una triste laurea in marketing e comunicazione, quindi vi dispenso dalla mie personali spiegazioni storiche. Se vi interessa approfondire però, troverete un sacco di materiale online, come questo video su Youtube.
Il rapporto tra Petra e l’acqua, in un fottuto deserto, è una delle cose che mi ha sempre affascinato di più. Pensate che una volta questo luogo era pieno di piscine e fontane, oltre ad essere interamente dipinto e affrescato. Da non crederci. Una volta entrati, dopo aver percorso per intero il meraviglioso sic (il canyon strettissimo di roccia dal quale vi apparirà il Tesoro come per magia) e dopo aver seguito la via principale e aver visitato le meravigliose tombe, abbiamo iniziato a fare un po’ di pit stop bibite ghiacciate per sopravvivere.
La temperatura stava velocissimamente salendo e a Petra l’ombra semplicemente non esiste.
Arrendetevi. Così, armati di coraggio siamo saliti fino al Monastero. E’ dura, principalmente per il caldo. I gradini sembrano non finire mai, ma vale tutta la fatica.
Se proprio siete disperati potete affittare un asinello per salire ma:
non lo trovo eticamente molto corretto
l’ultima cosa al mondo che volevo fare era contrattare con i beduini che mi avevano già inculato vendendomi una kefia a 7€ quando ne valeva probabilmente 2.
a me camminare piace, e molto.
Una volta in cima, altrettanto inspiegabilmente non c’era nessuno (forse erano tutti al canyon? :) ) Ma non fermatevi lì nella piazza, fatevi un favore, reggete ancora qualche gradino e seguite uno dei tanti cartelli che indicano i view point. Qui potrete godervi un panorama da panico senza beduini che vi stracciano le balle.
Nessuno vi chiederà soldi per una foto o per portarvi da qualche parte. E vi assicuro che la vista non ha nulla da invidiare a quella del tesoro.
Riguardo al “come vestirsi per andare a Petra” io vi dico, fate un po’ come vi pare, purché siate comodi.
Tenete solo ben presente che molti tratti non sono su sentieri battuti, bisognerà un po’ arrampicarvi e camminare sulle rocce. Ora chi dice che bisogna per forza andarci con le scarpe da trekking penso sia un po’ esagerato, ma anche chi ci va in infradito lo è! Siate furbi e vogliatevi bene. Io avevo su dei sandali di gomma con tanto di carrarmatino sulla suola e stavo da dio. Scendendo ci siamo poi fermati a mangiare nell’unica vera zona ristoranti (gli altri sono più che altro bar). Mettetevi l’anima in pace e preparatevi al furto con scasso per una qualità mediocre. D’altrondie siamo a Petra, pagate la location. Finito il pranzo lentamente, con il sole che mi scioglieva la pelle come un pastello a cera davanti al phon, torniamo verso il sic. Prima però decidiamo di fare quest’ultima cazzata. Investiamo questi 5 piruli (circa 7€) per essere portati su questo maledetto view point che dà sul tesoro (sì, quello da cui ogni diamine di instagrammerdemmerda si è fatto una foto). E’ stupido? Sì. Tornerò spesso a Petra? No. Posso fare una cosa stupida e mega turistica, non importa.
La verità è che avevo letto che ci si può arrivare anche da soli senza guida, ma la realtà che ho trovato era ben diversa. Dei tizi si piazzano all’accesso del “sentiero” (piuttosto impervio, anche se breve) e ti impediscono di passare a meno che tu non sia con uno di loro. Sicuramente litigandoci avrei potuto passare, ma ne avevo voglia? Certo che no. Decido di andare su, fare questa benedetta foto al mio sogno erotico di bambina wanna-be-archeologa e tornare verso casa. E così fu. L’ultimo pezzo sotto il sole delle 4 è stato come essere cotta insieme a delle meringhe nel forno a 60 gradi, ma ne è comunque valsa la pena. Una volta usciti da Petra, culo in macchina e via, altre 3 ore e mezza fino all’aeroporto dove, purtroppo, avremmo ripreso il volo per casa. TIPS: Se NON andate in estate valutate la possibilità di fare l’ingresso a Petra per 2 giorni e poter fare i mountain trek, accompagnati da una guida locale. Con queste temperature sarebbe stato semplice masochismo, ma d’inverno dev’essere molto bello. Se avete invece poco tempo o visitate il sito d’estate, potete serenamente prendere il pass di un giorno, è più che sufficiente per visitare le attrazioni principali!
In totale abbiamo fatto circa 18 chilometri, entrando alle 7 e uscendo alle 4. Non è stata di certo una giornata facile, ma ricca di emozioni difficilmente ripetibili.
Soprattutto per la bimba innamorata di Indiana Jones che c’è in me.
Purtroppo il nostro viaggio in Giordania finisce qui, 3 giorni intensissimi e pieni di bellezza.
Non vedo l’ora di tornarci, magari in inverno, per fare esperienze diverse e poter visitare anche il nord del paese.
Bye bye Giordania.
È stato bellissimo.
Ciao, ci conosciamo?
Sono Valentina, felice di vederti sul mio Blog! Scrivo di fughe da Milano in Lombardia e dintorni, ma spesso e volentieri fuggo oltreconfine.
Se ti interessano questi viaggi, troverai tanti altri articoli in questa sezione del sito. A presto!
E con questo ho concluso. Se seguite i miei consigli, o avete dei suggerimenti a riguardo, fatemelo sapere nei commenti o in privato. Mi fa sempre molto piacere. Se volete vedere altri contenuti simili seguitemi su instagram e scoprite post, reel e stories in evidenza! Buone fughe da Milano!
Ciao Valentina! Eccomi qui, con un sogno molto simile al tuo e un volo Wizzair economicissimo tra le mani. Partenza: venedì pomeriggio, rientro lunedì alle 11. Che faccio, lo prendo? Vorrei fare petra e la notte nel Wadi Rum...