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Immagine del redattoreValentina Saracco

I piani di Artavaggio: dove ciaspolare o fare trekking sulla neve vicino a Milano

Finalmente, dopo un inverno 2022 praticamente senza neve, al volgere di quest'anno, ha fatto qualche fiocco. Con tanta voglia di montagna addosso decidiamo iper last second di buttarci nel punto innevato più vicino possibile: la Valsassina e i Piani di Artavaggio.

Avevo un altro grande sassolino nella scarpa che non mi ero ancora tolta: ciaspolare. Amo camminare e amo la neve... sembrava la perfetta combinazione tra le due cose. Come sarà andata? Leggete fino in fondo per scoprirlo :)


DOVE SONO I PIANI D'ARTAVAGGIO


I Piani di Artavaggio si trovano appunto in Valsassina, a un'oretta scarsa da Milano e 20 minuti da Lecco. Una posizione strategica per le gite in giornata decise all'ultimo minuto.

Se però siete degli sciatori professionisti, questo non è il posto giusto (meglio i vicinissimi piani di Bobbio). Qui ci vengono i più piccoli per imparare a scendere a spazzaneve, gli intrepidi per lo sci di fondo e poi noi trekkers per ciaspolare. Se avete dei bambini invece, adoreranno i piani di Artavaggio per i tapis rouland che gli permetteranno di andare giù in slittino e tornare in cima senza fatica infinite volte (a pagamento, combinabile con il biglietto della funivia).


COME ARRIVARE AI PIANI DI ARTAVAGGIO CON LA FUNIVIA

Mettete sul vostro navigatore google "Moggio Funivia".

Dopo aver parcheggiato in uno dei parcheggi gratuiti a disposizione (mi raccomando, arrivate presto la mattina se no non c'è speranza), potete prendere la funivia. Noi alle 9.30 della mattina di sant'Ambrogio abbiamo fatto comunque un'oretta di coda. Arrivate all'apertura o armatevi di pazienza. Nell'inverno 2022 il costo a/r del biglietto è di 14€ per adulto. Sappiate che i cani si possono portare, al costo di 3€ ma è obbligatoria la museruola.

Se non ne avete una potete acquistarla il loco per 6€.


Per tutte le info su orari e giorni di apertura consultate il sito ufficiale.


Qualora la funivia non facesse per voi, sappiate che potete arrivare ai piani di Artavaggio anche da Moggio a piedi con un bel trekking di 2h circa, ad esempio seguendo i sentieri sentieri 724 e 725. Non è infattibile, ma preparatevi a tanta salita e circa 800mt di dislivello.


CIASPOLARE AI PIANI DI ARTAVAGGIO


I Piani di Artavaggio sono una meta ideale per ciaspolare proprio per le ampie vedute panoramiche sulle cime circostanti, senza la presenza di veri e proprio impianti e piste da sci. Per gli amanti della neve che non vogliono allontanarsi troppo dalla città, questo è indubbiamente il posto perfetto. Ovviamente, nelle domeniche invernali e assolate possono essere tutt'altro che quieti, ma questo si sa.

Dove affittare le ciaspole ai piani d'Artavaggio


Nulla di più semplice, una volta arrivati in cima alla funivia troverete sulla vostra destra il Noleggio Silvia che affitta ciaspole, slittini, sci di fondo e chi più ne ha più ne metta. Il costo delle ciaspole e delle racchette per l'intera giornata è di 8€. In realtà non si tratta dell'unico negozio che le affitta, lo troverete come servizio anche in uno dei tanti rifugi nella piana.


Dove ciaspolare? Rifugio Nicola e vetta Sodadura

Il percorso più classico da fare con le ciaspole è quello che porta dalla funivia al Rifugio Nicola. Ci vogliono circa tre quarti d'ora senza correre con poco più di 350metri di dislivello. La verità è che nella condizioni di neve in cui sono andata io (neve sì, ma ampiamente battuta) le ciaspole erano assolutamente inutili, anzi, diventavano un peso e un ingombro non necessario. Nella parte più alta si poteva andare fuori pista e ciaspolare un po' nella neve fresca, ma diciamo che così potrebbe perdere un po' il senso delle ciaspole, ossia poter arrivare dove gli altri non possono perché sprofonderebbero.


Arrivati al rifugio Nicola un'enorme nube ci ha avvolto. Abbiamo mangiato velocemente dei pizzoccheri al freddo e al gelo e ci siamo rimessi in cammino verso le vetta del Sodadura. La salita è iniziata con un "ma tu hai voglia di salire fin là?" "uhm, no" "neanche io". ma poi, passo dopo passo, inesorabilmente ci siamo arrivati, attratti, quasi come da una forza sovrannaturale, da quella cima innevata, dove finalmente stava risplendendo il sole.

Con le condizioni neve dei giorni scorsi ci sono voluti circa altri 45 minuti per arrivare in cima, ma ne è valsa totalmente la pena.

Ammetto però che per giungere alla vetta bisogna essere un minimo agili, con un po' di fiato e senza paura dei percorsi esposti, perché tutta l'ultima parte è in cresta. Quest'ultimo tratto è stato impossibile da fare con le ciaspole, ma ho usato molto volentieri racchette e ramponcini, che mi hanno permesso di non finire col culo per terra. La vista da lassù, con tanto di madonnina dorata, è veramente da lacrime. Sole e neve insieme sono una combo micidiale per panorami da favola.


Il percorso per arrivare è davvero facile e intuitivo, ma come sempre, nel dubbio vi consiglio di scaricarvi maps.me e scaricare le mappe offline, per avere sempre idea della direzione da prendere a gps attivo.


Dove mangiare ai Piani di Artavaggio


Noi abbiamo mangiato al Rifugio Nicola, ma difficilmente resterete senza poter mangiare, infatti più a valle, dove arriva la funivia ci sono almeno 4-5 altre strutture perfette per il pranzo come ad esempio:




Ciaspolare per la prima volta


Come ho detto poco fa, per me è stata una prima volta, quindi non mi sento assolutamente in grado di dare dei consiglio tecnici.

Per quelli, se volete saperne di più trovare un sacco di video esplicativi su youtube, come questo CIASPOLE - Come si usano? Consigli e trucchi per usarle correttamente | Trekking & Outdoor Tutorial - YouTube

Posso dare invece qualche piccolo consiglio pratico e di buon senso. Ciaspolare è adatto a tutti? Sni, a tutti quelli senza problemi di mobilità o affaticamento. Diciamo che la nonna non ce la porterei. Ciononostante è un'attività molto semplice. Alla fine si tratta solo di camminare con grandi apparati ai piedi, su un "terreno" incredibilmente soffice, quindi facendo parecchia fatica. Il mio personalissimo consiglio, se la situazione neve è come quella da me trovata, e volete arrivare solo fino al rifugio Nicola è: non prendetele. Fate inutilmente il doppio della fatica, quando dei ramponcini vi semplificherebbero il tutto. Poi se proprio si vuole fare un test e usarle in alcuni pezzi di neve fresca ok, ma non ne vale davvero la pena. Altro piccolo consiglio: attenzione all'abbigliamento. Farà freddo, perché farà sicuramente molto freddo in quota o anche solo ad attendere la funivia, tenete conto però che è un'attività potenzialmente faticosa, che quindi vi porterà a scaldarvi e sudare in fretta (ovviamente dipende dal dislivello). Quindi no grandi giacconi pesanti, idealmente vestitevi a cipolla, t-shirt, pile, piumino, guanti e cappello, quelli sì e pantaloni impermeabili. Indispensabili scarponici da neve/trekking invernale e di grande aiuto ghette, ramponicini e racchette.


E con questo ho concluso. Se seguite i miei consigli, o avete dei suggerimenti a riguardo, fatemelo sapere nei commenti o in privato. Mi fa sempre molto piacere. Se volete vedere altri contenuti simili seguitemi su instagram e scoprite post, reel e stories in evidenza! Buone fughe da Milano!


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