Il trekking da Riomaggiore a Portovenere è un percorso strabiliante tra vigneti, ulivi, monasteri, boschi e un'infinità di panorami mozzafiato a picco sul mare. Possiede la stessa bellezza delle Cinque Terre, ma senza il turismo di massa che le contraddistingue. Diventa quindi una meta perfetta per accaniti camminatori e odiatori di masse come me :)
INDICE:
Come arrivare a Riomaggiore (o Portovenere)
La buona notizia è che questo trekking può essere fatto anche senza auto. E' infatti pratico raggiungere Riomaggiore in treno e Portovenere in autobus (e entrambi in traghetto). Noi siamo partiti da Riomaggiore, ma nulla vi impedirà di partire da Portovenere se fosse per voi più comodo. Nel nostro caso abbiamo lasciato la macchina a La Spezia (parcheggiare a Riomaggiore, oltre ad essere molto complesso, costa 35€ al giorno, mentre a La Spezia 75 centesimi l'ora) e da qui abbiamo preso una fermata di treno per le Cinque Terre. Sette minuti di treno per la folle cifra di 5€, ma va beh, sappiamo dove siamo e accettiamo. Una volta percorso tutto l'itinerario potrete decidere se tornare a Riomaggiore in traghetto, o magari a La Spezia con il bus da 2€ e 50 in circa 30 minuti (e da lì poi potrete tornare verso Milano comodamente in treno). Date però sempre un occhio agli orari sul sito ATC.
Il sentiero dell'infinito: il percorso
Distanza: 13,59 km
Dislivello: circa 514 m
Difficoltà tecnica: Medio
Altitudine massima: 574 m
Altitudine minima: 3 m
Tipo di percorso: Solo andata
Tempo di percorso: 5 ore con
pause, di buon passo
Per info su chiusure dei sentieri o trasporti o altre domande varie, Il sito ufficiale della Pro Loco di Portovenere è sempre aggiornato.
RIOMAGGIORE - SANTUARIO
Arrivati alla stazione ferroviaria vi verrà naturale andare verso il mare per vedere quel meraviglioso accrocchio di casette colorate sul porticciolo. Va bene, fatelo, però il sentiero non inizia qui. Dovrete poi tornare indietro e risalire tutta la via principale fino ai parcheggi auto (via Colombo) dove si trova anche l'infopoint delle Cinque Terre.
Da qui parte la salita verso il Santuario seguendo il sentiero 593v (ex3a). Inizia con una bella lunga (ma gestibile) scalinata, per poi trasformarsi in sentiero, che vi richiederà circa 50 minuti. Una volta arrivati potrete, oltre a riempire le borracce, godere di un panorama davvero invidiabile sul golfo e sui vigneti. Qui troverete anche tavoli e panchine per riprendere un po' il fiato. (esiste anche un altro sentiero più costiero che da Riomaggiore porta qui, ma noi non l'abbiamo preso). Ripreso il fiato dirigetevi sul retro del monastero e seguite le indicazioni per Colle del Telegrafo.
TELEGRAFO - SANT'ANTONIO
Da qui inizia una salita abbastanza dolce nei boschi, che vi porterà dapprima a incrociare la statale dove troverete il ristorante Colle del Telegrafo e poi lungo un bizzarro percorso ginnico attrezzato nel bosco. Qui siamo nell'alta via delle Cinque Terre. Dopo poco vi troverete alla chiesa di Sant’Antonio che probabilmente non vedrete, perché è ben nascosta da un baracchino che vende bibite e panini con una grande e piacevole area attrezzata proprio lì davanti: Il barlume di Paride. Qui potete scegliere se proseguire verso Campiglia (come noi) o deviare per la bellissima scalinata di Monesteroli. Purtroppo noi abbiamo eliminato questa opzione perché era da poco franato l'ultimo tratto di scala che porta al mare, e farsi 1000 gradini senza però poter fare gli ultimi 5 per buttarsi in acqua a maggio è un po' una cattiveria, quindi sarà per una prossima volta.
CAMPIGLIA - PORTOVENERE
Campiglia è un delizioso piccolo borgo dell’entroterra ligure con una vista mozzafiato sul mare. Qui si trovano due ristoranti e un bar/emporio con una terrazza spettacolare che vi invoglierà a fermarvi. Fatelo :) I ragazzi hanno preso questo posto in gestione da solo un anno e producono con le loro manine tutte le buonissime torte salate e altre cosucce deliziose che vedrete al banco.
Da Campiglia rimettetevi in cammino verso Portovenere, tranquilli, avete già superato la metà del percorso e avete quasi finito le salite, la maggior parte del percorso da qui in poi sarà in discesa. Seguite per un breve tratto la strada asfaltata per poi ributtarvi nel sentiero, ricco di sassi e affacci sul mare. Probabilmente questo è il tratto più bello di tutto il percorso, ma occhio a dove mettete i piedi. Non perdetevi qualche sosta foto nei meravigliosi affacci panoramici da cui si iniziano a intravedere Tino, Tinello e una puntina di Palmaria.
Vi aspetta ancora un po' di fatica, ma su una tranquillissima strada carreggiabile. Da qui vedrete il porto di La Spezia dall'alto, piuttosto imponente! Ormai siete quasi arrivati, ancora qualche passo nel bosco, ed eccoci verso l'ultima discesa (attenzione ai sassi molto scivolosi) verso uno dei panorami più commoventi della Liguria: Portovenere dall'alto, con il suo Castello Doria e la Chiesa di San Pietro.
Una volta arrivati in paese non perdetevi assolutamente un giro tra i suoi carrugi, e se il meteo lo permette, come nel nostro caso, spingetevi fino alla grotta di Byron per un tuffo nel blu.
Il sentiero dell'infinito: difficoltà e opinioni
Il sentiero dell'infinito non prevede difficoltà tecniche particolari e ha un dislivello tutto sommato basso (500mt spalmati su 14 chilometri). Ciononostante parliamo di lunghezze abbastanza impegnative. Wikiloc dice che ci abbiamo impiegato 5 ore totali di cui 3 in movimento, io dico che sono un po' più di 3 quelle in movimento, ma posso anche dire che nei pezzi senza dislivello tenevamo un passo molto sostenuto, quindi calcolate almeno 5-6 ore per percorrerlo senza fretta, se poi ci aggiungete pause foto, panini, vinelli, diventano facilmente di più. La cosa positiva di questo percorso è che si trovano almeno 4-5 punti sosta-ristoro in cui riposarsi se se ne sente la necessità. In riassunto il percorso è affrontabile da tutte quelle persone con un po' di allenamento e che siano correttamente attrezzate (io già con le scarpe da ginnastica ero molto borderline, nel pezzo finale si cammina su pietroni molto scivolosi, tant'è che a un certo punto sono finita col culo per terra).
Dove mangiare lungo il sentiero dell'infinito
Noi, partiti da ignoranti sprovveduti come sempre, abbiamo comprato del cibo a Riomaggiore, per paura di non trovarne poi durante il percorso. In realtà non saremmo proprio morti di fame. A Riomaggiore abbiamo preso della signora focaccia della via che porta all'inizio dei sentieri, e io, presa da febbre da turista americano, ho anche ceduto ad un gozzissimo cuoppo di fritto misto (9€) che comunque ho bruciato tutto nelle prime due ore di trekking. Se l'argomento vi interessa lo fanno in tanti, tra questi Tutti Fritti. A Riomaggiore non avrete che l'imbarazzo della scelta su dove mangiare, occhio però ai prezzi folli nella caletta sul mare e alla quantità insostenibile di gente che farà la fila un po' ovunque. Se avete il pranzo al sacco potete mangiarlo sui panoramicissimi tavoli del monastero, altrimenti il primo pit-stop con bar è il ristorante Colle del Telegrafo che offre piatti semplici e regionali e ha una vista davvero da panico sul golfo (raggiungibile anche in auto).
Non molti chilometri più avanti c'è il carinissimo baracchino nel bosco Il barlume di Paride, una vera oasi di relax.
Arrivati a Campiglia poi potrete di nuovo scegliere se fermarvi solo per un drink o un pranzo leggero al delizioso Erbo Gianco con la sua invidiabile terrazza...
Oppure fare un pranzo più serio al Piccolo Blu con il suo grande prato stile agriturismo, o buttarvi di nuovo sul vista mare con La Lampara.
A un'oretta da Portovenere troverete il delizioso food truck di Sella Derbi.
Una volta arrivati a Portovenere poi, di nuovo, non avrete che l'imbarazzo della scelta, occhio solo ai ristoranti lungo il porto, alcuni possono essere un po' trappole per turisti.
Dove dormire vicino al sentiero dell'infinito
Dormire vicino alle Cinque Terre non è né facile né economico.
Vi riporto qui sotto 3 posti meravigliosi vista mare che incontrerete durante il vostro percorso:
Riomaggiore: Scorci di Mare - un nome un perché.
Campiglia: Casa a picco sul Mare anche qui, location meravigliosa.
Portovenere: la Martina in questo caso ancora non siamo in paese, ma nella parte alta del trekking, per cui la vista sul golfo è ineguagliabile.
A mio modesto parere però, la cosa più semplice, sia per i costi, che per disponibilità, è quella di dormire direttamente a La Spezia, dove troverete hotel gestiti da privati anche a 50/80€ a notte, e poi da lì arrivare all'imbocco del sentiero è davvero comodo con treno o traghetto. Eccovi un esempio.
La Spezia: new apartment.
Cosa vedere vicino al sentiero dell'infinito
Se siete in zona e volete fermarvi una notte, potete sicuramente andare a vedere:
L'isola di Palmaria, con relativo trekking, di cui trovate l'articolo QUI
Ameglia, Fiascherino e Lerici, con il relativo trekking di cui vi parlo QUI
Pontremoli, sulla via del ritorno, una deliziosa cittadina in Lunigiana di cui vi parlo QUI
Gli stretti di Giaredo, il paradiso del canyoning, di cui vi parlo QUI sempre sulla Cisa
Ciao, ci conosciamo?
Sono Valentina, felice di vederti sul mio Blog! Scrivo di fughe da Milano in Lombardia e dintorni, ma spesso e volentieri fuggo oltreconfine, in particolare nel mio amato Portogallo.
Se cerchi spunti per fughe da Milano in giornata in questa sezione del sito troverai tanti altri spunti. A presto!
E con questo ho concluso. Se seguite i miei consigli, o avete dei suggerimenti a riguardo, fatemelo sapere nei commenti o in privato. Mi fa sempre molto piacere. Se volete vedere altri contenuti simili seguitemi su instagram e scoprite post, reel e stories in evidenza! Buone fughe da Milano!
Sino della zona ma ho ricevuto info e spunti utili. Ottimo!